Magic Wand il piacere clitorideo e la sua storia…

alcuni modelli di magic wandPerché in un’epoca in cui i sex toy diventano intelligenti, le donne usano ancora quello che sembra una palla da tennis vibrante con il manico per cercare il piacere?

Progettata allo scopo di alleviare i dolori muscolari, la wand era destinata a passare la vita chiusa in un cassetto ed essere rispolverata all’occorrenza per portare sollievo a cervicali e schiene doloranti.

Nessuno dei progettisti avrebbe mai pensato di star lavorando a quello che sarebbe diventato il ‘vibratore più riconoscibile sulla Terra’*, capace di portare piacere a migliaia di donne E che sarebbe apparso in pubblicazioni scientifiche, serie tv, innumerevoli video porno.

Cos’è la wand

La wand è un banale massaggiatore alimentato a corrente composto da una testa vibrante, un collo flessibile, un corpo di plastica rigida e un unico tasto per selezionare tra due frequenze di vibrazione.

Il triste design d’ispirazione medicale, la rudimentale tecnologia e i difetti nel funzionamento non sono bastati a raffreddare i bollenti spiriti delle consumatrici.

A quanto pare alla wand bastano meno di 60 secondi per scaldare l’atmosfera, accendere la passione e condurre dritto all’orgasmo.

La prima wand ha fatto breccia nel mercato di massa occidentale in piena rivoluzione sessuale, senza nessuna intenzione di esserne coinvolta.
Era il 1968 quando la giapponese Hitachi ha registrato il dispositivo per la commercializzazione sul territorio americano con l’ illusione di star vendendo un vibromassaggiatore elettrico con cui alleviare e rilassare le tensioni muscolari.

Sulla scatola campeggiava fiero il logo Hitachi e il marchio registrato Magic Wand.

La Magia ha fatto breccia nel cuore delle consumatrici quando la wand è stata direzionata verso l’unica parte in grado di alleviare, magicamente, le tensioni di tutto il corpo: il clitoride.

Da quel momento la Magic Wand è stata tante cose, tranne che un massaggiatore per la schiena.

Panacea del piacere

Stando a quanto riportato da diversi studi scientifici, la Magic Wand può fare molto di piu che estrarre l’orgasmo fuori dal cilindro.

Oltre a favorire la sperimentazione di orgasmi multipli, sarebbe in grado di migliorare l’abilità sessuale ed accrescere l’autostima femminile; alleviare i dolori mestruali e del parto; trattare problematiche sessuali come l’anorgasmia cronica e i disturbi dall’eccitazione sessuale femminili.

Il potenziale della wand non è stato pienamente sfruttato fino a quando la maga della masturbazione, l’educatrice sessuale americana Betty Dodson, ha elaborato una semplice formula magica che prevedeva di utilizzare un asciugamano a protezione dell’area genitale per alleviare l’intorpidimento e prolungare la durata del piacere.

La formula, nota come ‘Metodo Betty Dodson’, è stata applicata regolarmente nelle sessioni di Bodysex Workshop durante le quali 15 donne nude, ognuna dotata di scettro del piacere, si massaggiavano simultaneamente seguendo le istruzioni di Betty Dodson per apprendere i trucchi della masturbazione e i segreti dell’orgasmo.

bodysex workshop room

Il web narra che durante uno dei workshop la Magic Wand avrebbe incantato l’apprendista Dell Williams, imprenditrice americana e sostenitrice dell’emancipazione femminile. Recatasi ad acquistare una wand tutta per se, un commesso impertinente l’avrebbe messa in imbarazzo chiedendo per quale uso volesse acquistare il massaggiatore, spezzando la magia dell’esperienza d’acquisto. L’episodio avrebbe ispirato Dell a fondare, nel 1974, il primo store americano di sex toys di proprietà di, e gestito da, una donna. In cui ogni altra donna avrebbe potuto acquistare una Magic Wand senza sentirsi umiliata, per abbandonarsi ai piaceri dell’autoerotismo senza bisogno di autocommiserazione.

Mentre il personale Hitachi metteva a punto il manuale di istruzioni per un uso corretto del massaggiatore, il passaparola delle consumatrici ne promuoveva un uso soddisfacente, facendo schizzare i numeri delle vendite di quello che era ormai stato soprannominato ‘Big Buzzy’ e ‘The Hitachi’.

Dagli anni 70 in poi la Magic Wand è diventata un fortunato bestseller in gran parte degli store di sex toy degli Stati Uniti.

Le vendite della Magic Wand sono lievitate come per magia dopo che ha fatto la sua apparizione sul piccolo schermo.

All’alba del nuovo millennio il vibratore è comparso più volte tra le mani di Samantha Jones in Sex And the City, la serie che ha contribuito a definire i trend di uno stile di vita moderno decretando la fortuna di diversi oggetti presto diventati must-have (tra cui il vibratore rabbit).

Dopo l’episodio la Magic Wand è scomparsa dai negozi registrando il sold out.

Nel 2004 si e’ materializzata nuovamente in tv per lanciare la quarta stagione della seria comica Louie.

In un episodio che parla anche di vibratori e di masturbazione, la Magic Wand viene consigliata a Louie come rimedio per il mal di schiena. La prima apparizione, nelle mani di un’anziana signora che la utilizza per massaggiarsi il dorso, non lascia dubbi sulla destinazione d’uso del dispositivo. Tanto quanto il taglio finale su Louie che estrae la wand appena acquistata dalla confezione non lascia dubbi sull’utilizzo, meno terapeutico, che ne intende fare.

Dal 2012 la Magic Wand ha fatto vibrare il clitoride e le corde vocali delle donne coinvolte nel progetto Histerycal literature di Clayton Cubitt. Ogni protagonista è filmata, seduta su una sedia, davanti a un tavolo, mentre è impegnata nella lettura di un libro. Contemporaneamente, sotto il tavolo, un assistente misterioso è impegnato nel manovrare il vibratore. Inutile dire che tutte le letture hanno il lieto fine.
Potere incontrollabile

Sotto l’effetto della wand, per diversi decenni, le donne hanno inarcato la schiena e gettato la testa all’indietro, stregate dall’orgasmo. Fino a quando i dirigenti di Hitachi hanno deciso di girare la testa dall’altra parte e gettarsi alle spalle ogni legame con il mercato dei sex toys.

Nel tentativo di restituire verginità e candore al marchio, nel 2013 Hitachi ha deciso di interrompere la produzione della Magic Wand. Nel tentativo disperato di preservare i propri guadagni, l’azienda distributrice ha persuaso Hitachi a continuare la produzione sotto il nuovo nome di ‘Magic Wand Original‘, eliminando ogni riferimento all’azienda.

Mentre Hitachi si sforzava di riportare la Magic Wand allo stato originario di massaggiatore, altre aziende cercavano di trasfigurarla in un sex toy più versatile producendo una serie di accessori da applicare sulla testa in grado di moltiplicarne i superpoteri.

L’incantesimo della wand, dopo oltre 40 anni, non si è ancora spezzato e oggi viene compiuto anche senza il potere della corrente, con la nuova versione ricaricabile.

Nel frattempo altre aziende produttrici di sex toy hanno provato a replicare la formula e bissare il successo delle vendite copiando, modificando o reinventando la wand originale.

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