Il bondage,in italiano schiavitù, fa parte del gruppo BDSM e non è altro che un insieme di pratiche sessuali basate sulla costrizione fisica.
In sostanza i partner, a turno o no, si sottomettono e accettano di restringere la propria libertà fisica in diversi modi: non possono muoversi, parlare, vedere e magari neanche sentire.
Naturalmente, come in ogni pratica sessuale che si rispetti, c’è tutto un repertorio di oggetti che possono aiutare a realizzare le proprie fantasie. Si parte da cosette “semplici” come manette, catene, moschettoni, corde, cappucci, bavagli e corsetti, per arrivare addirittura alle gabbie.
Sono pratiche sessuali un po’ particolari che arrivano fino a:
– la separazione o divaricazione di parti del corpo
– il collegamento di parti del corpo a oggetti esterni, muri o sostegni
– la sospensione del corpo a soffitti o sostegni
– la restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo
– l’immobilizzazione completa del corpo,che può portare fino alla vera e propria deprivazione sensoriale
La prima parola sulla sicurezza nel bondage riguarda il fatto che deve essere innanzitutto un’attività consensuale, praticata senza costrizioni e per libera scelta, senza condizionamenti psicologigci.
in questa pratica sessuale è necessaria la dovuta cautela perchè possono comportare rischi, anche gravi, per la salute delle persone. Quindi non basta avere fiducia nel proprio partner, ma è importante avere un certo grado di abilità, conoscere le regole e mantenere sempre il controllo della situazione.
bisogna essere capaci, inoltre, di pensare in anticipo alle conseguenze dei propri gesti e pronto a risolvere al meglio le situazioni pericolose qualora si presentino.
Siate consapevoli dei vostri limiti, della vostra preparazione e abbiate buon senso.
Non giocate con le corde se non c’è il tempo per farlo con la dovuta calma.
Non fate bondage se siete stanchi, se avete assunto alcol o droghe o se avete patologie che non consentono di legare in sicurezza.
Se provate una sensazione non piacevole, probabilmente c’è qualcosa che non va.
Non lasciate da solo chi è legato.
Non stringete troppo le corde e non fate nodi che possano diventare scorsoi.
Non mettete mai corde intorno al collo.
Fate in modo che il bondage sia sempre un’esperienza piacevole e positiva.
È sempre bene dunque che chi lega e chi è legato discutano insieme i modi in cui fare bondage, eventualmente stabilendo alcuni limiti (durata, modalità, costrizioni, ecc) che poi potranno essere anche superati consensualmente col tempo.